Il mondo della pasticceria è un ambiente magico, fatto di prodotti che cambiano forma, cambiano colore, profumano la casa.
Ogni dolce ha una sua storia, un suo percorso, che porta queste prelibatezze nei palazzi reali, dove i grandi Chef del passato avevano l’opportunità di creare, spesso anche per sbaglio.
Tra le varie preparazioni di base della pasticceria, quella dei bignè mi ha lasciato sempre di stucco, un prodotto che come per magia grazie al calore cresce come un pallone di una mongolfiera.
Storie di ricette, che come pergamene, venivano rubate per poter essere consegnate alla corte dei grandi Signori.
I bignè sono un prodotto di origine toscana, portati in Francia da un cuoco italiano.
I francesi apprezzarono tanto questa ricetta che con il passare del tempo la fecero loro, anche nel nome.
Il termine francese con cui è denominata questa preparazione, cioè choux (cavolo), si spiega col fatto che questo dolce ricorda decisamente nella forma un cavolo verza.
Questa ricetta grazie alla sua leggerezza estrema e al gusto neutro, consente una grande versatilità in cucina.
g 500 di acqua
g 300 di farina
g 200 di burro
n 8 uova
un pizzico di sale