È il giorno di Massimo Bottura, è il giorno della cucina italiana. Lo chef di Modena sale sul tetto del mondo: è lui il miglior chef del pianeta con la sua Osteria Francescana. Ma la notte di New York con la cerimonia dei World’s 50 Best Restaurants Awards è anche e soprattutto una straordinaria vetrina per il Made in Italy, per la sua ristorazione che si mette alle spalle francesi, spagnoli e tutte le cucine internazionali.
E sul palco con Bottura dietro un grande tricolore, e l’emozione incontenibile, ci sono Enrico Crippa che si è piazzato al 17 posto (+10 dal 2015), Raffaele Alajmo (Le Calandre erano 34 e ora 39, ma restano comunque saldamente in classifica) e un rientrante Davide Scabin con il CombalZero al 46esimo posto.
L’evento è andato in scena nel lussuoso Cipriani Wall Street, un imponente edificio in stile greco, già sede della Borsa di New York, della dogana degli Stati Uniti, quartier generale della National City Bank. Le colonne monolitiche, sotto un soffitto alto 21 metri, hanno incorniciato la gioia dei vincitori nella serata più attesa del mondo della ristorazione, per la prima volta fuori da Londra per la 15esima edizione.