Source: Articolo Simona Giacobbi
La Puglia piace. Si sa. Soprattutto ai turisti stranieri. Un trend inarrestabile e sempre in crescita per una regione dalle mille sfaccettature, dove cultura e arte si uniscono alle bellezze del territorio, a paesaggi mozzafiato, alle acque cristalline e al buon cibo. Lo dimostrano i numeri, gli studi, i sondaggi. E lo dimostra anche la scelta di tanti non solo di trascorrervi le vacanze, ma anche di convolare a nozze nei posti più belli e suggestivi della Puglia. E sarà proprio un matrimonio da favola quello della terzogenita del magnate indiano della siderurgia Pramod Agarwal che ha diviso pugliesi e non. Chi chiede di rivolgere un pensiero ai marò – notizia di oggi, lunedì, uno dei due militari, Latorre, è stato colpito da un malore ed è ora ricoverato nel reparto di neurologia dell’ospedale di New Delhi – chi invece pensa a quanto lavoro porteranno questi tre giorni di spettacolo e lussuosi pranzi, dal 3 al 6 settembre, tra la Masseria Pettolecchia, Borgo Egnazia e Masseria San Domenico a Savelletri, frazione di Fasano.
Anche ieri, domenica, si è lavorato nelle strutture che a partire da mercoledì ospiteranno il matrimonio dell’anno.
Il menu sarà tutto vegetariano. Grandi chef pugliesi prepareranno la cena di benvenuto in Puglia. Peppe Zullo, il “cuoco contadino” come l’ha definito Carlo Petrini fondatore di Slow Food, proprietario di Villa Jamele e Nuova Sala Paradiso a Orsara di Puglia, ha saputo trasformare i propri ristoranti in laboratori polivalenti di educazione al gusto. Ambasciatore della cucina pugliese nel mondo – risale ad alcuni mesi fa il suo viaggio a Toronto, numerosi i riconoscimenti ottenuti in quell’occasione – Peppe Zullo promuove il “simple food for intelligent people”, il cibo semplice per persone intelligenti. Il cibo come felicità, sapere e conoscenza del territorio. Proprio nelle sue due tenute Peppe Zullo, a metà giugno, ha ospitato una classe di ragazzi dell’Università del Rhode Island attenti alle tematiche legate all’agricoltura e all’evoluzione delle culture alimentari utilizzando nelle sue dimostrazioni i prodotti ricavati direttamente dall’orto e dai vigneti di Villa Jamele.
Anche Pietro Zito del ristorante Antichi Sapori ad Andria è promotore, come il suo “collega” Peppe Zullo, dei prodotti della terra e dell’orto che raccoglie personalmente per la sua cucina regolata da poche leggi, semplici e fondamentali: l’amore per le tradizioni, il rispetto per la materia prima, la stagionalità e l’eccellenza degli ingredienti. È Pietro stesso a girare fra le masserie in cerca dei formaggi migliori, o nei campi a raccogliere erbe spontanee dimenticate da tutti. Caciocavalli, burrate, fave, cicorie, cipolle, grano arso e altri innumerevoli eccezionali doni della terra circostante.
Ci saranno anche Antonella Ricci, direttrice della Med Cooking School e proprietaria del ristorante Al Fornello da Ricci a Ceglie Messapica, una stella Michelin, che propone una cucina strettamente legata al territorio, con il marito chef originario delle Mauritius Vinod Sookar che coordinerà gli chef stranieri al matrimonio.
Cibo di qualità, come quello che proviene dagli orti privati. Un menu vegetariano per i giovani sposi e i loro ospiti. Semplicità e sapori antichi, verdure di stagione e i primi tradizionali. I tre chef porteranno sulla tavola dei commensali i loro piatti a base di ceci e cicerchie fresche, ideali con la pasta di grano arso, e germogli e fiori, quelli di zucca serviti con il caciocavallo da Peppe Zullo. E ancora le orecchiette di grano arso e formaggi del territorio come la burrata, ma anche alcuni dolci. I leccesi, per esempio: pasta frolla riempita di crema pasticciera e amarena.