- 300 g Farina 00
- 3 Uova
- 20 g Varnelli
- Sale fino un pizzico
- 200 g Miele Millefiori
- 100 g Zucchero semolato
- 30 g Acqua
- Olio di semi d'arachide o Strutto q.b.
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Ma lo sapevate che:
A Carnevale, ogni scherzo vale.
A Carnevale divengono lecite cose che altrimenti non lo sarebbero.
Il Carnevale, da “carne levare”, è l’ultima festa prima del periodo della Quaresima, contrassegnato da penitenza e astinenza e un tempo regolato persino da leggi e statuti speciali che imponevano particolari restrizioni nei cibi e nei costumi. Prima della Quaresima però, a Carnevale appunto, come in analoghe festività pagane, si ribaltavano le convenzioni sociali e l’illecito diventava lecito.
Pronti per impastare, questo dolce della tradizione del carnevale è una vera bomba, cosa ne pensate ….
Procedere come per una pasta all’uovo.
Fare una fontana, inserire all’interno le uova, il liquore e il sale (se volete degli aromi).
Formare un impasto omogeneo e far riposare circa 30 minuti.
Stendere la pasta dello spessore di mezzo centimetro, tagliare in tante piccole striscioline e poi a dadini.
Friggere in olio a 160°C, scolare e tenere da parte.
Nel frattempo preparare in una padella antiaderente 100 g di zucchero e 30 g di acqua, mettere sul fuoco e portare ad ebollizione fino quando non inizia a prendere un colore giallo, unire 200 g di miele, far sciogliere e versare la pasta fritta in modo da cospargere ogni chicco con il composto di miele e zucchero.
Versare su di un foglio di carta da forno e lasciar raffreddare.
Tagliare la cicerchia della dimensione desiderata e servire.
Soddisfatti.. spero di si, continuate a seguire la Triglia e lasciate un messaggio qui sotto vi aspetto.